E' vero che il caldo di una cucina estiva ti uccide dentro prima che fuori e la vera battaglia non è con quelle pazze di sala ma con il tuo self control che vagheggia il desiderio di profumi esotici, acqua cristallina e il niente da fare. Il collo mi gronda di sudore e la giacca si sta impantandando con la schiena a livelli da palestrati arrabbiati, ma dentro non sono incazzato ....no ; sono solo impotente mentro continuo a muovermi in quei tre metri quadri di cucina in cui ripeto movimenti frenetici e svogliati. Una carbonara....vai..un'altra carbonara "cazzo se lo sapevo ne facevo due" una comanda di tre persone con tre primi differenti........."...azzz..concentriamoci...".
Un contenitore di osservazioni sull'enogastronomia della Maremma Toscana vista con gli occhi ed il racconto di episodi di vita vissuta tra cibi, vini e natura.
martedì 31 agosto 2010
venerdì 20 agosto 2010
Senzuno:cibo di frontiera.
Alla fine l'ho scoperto con una certa amarezza, ma è inutile negare che la fantomatica cucina territoriale è roba per snob o casalinghe in erba, memori dei loro ricordi di bambine alle prese con nonne indaffarate a "costruire i pasti per la famiglia"....tra fornelli , grembi e piatti da lavare in lavandini stracolmi di pentole e tegami di ogni tipo. Era mia nonna che dettava i ritmi e selezionava le pietanze che avremmo "mangiato" (oggi si degusta) il giorno dopo e in quei minuscoli metri quadri in pochi potevano interagire con le sue idee. Con noi bambini rintanati sotto il tavolino ad ascoltare i discorsi tra grandi è sempre stata amorevole e non perdeva occasione (ad ore precise) di farci fare merende d'autore rigorosamente al tavolo, seduti. Radio e TV assolutamente spente, involte in trini bianchi, il loro rarissimo utilizzo era per seguire telegiornali o qualche film del lunedì...ma questa era al'italia degli anni 60. Nessuno osava chiedere di accenderla prima....o non vi era nulla o semplicemente nonna non permetteva spiegando che ci faceva male...(come faceva a saperlo???) "...Via!..ora andate al mare". Aspettavo sempre che quel lento di mio cugino finisse il pan bagnato con zucchero e ricotta e intanto Nonna mi faceva lavare le mani e me le asciugava chiedendomi: " Vi è piaciuta la merenda? Stasera se zio mi porta le alici si mangiano con la pasta...alle sette!". In spiaggia al barrino di luglio era stracaldo e per i nostri dieci anni niente di più facile che tuffarsi in mare o giocare a qualsiasi cosa sul bagnasciuga. "Alle sette pasta con alici....non possiamo fare tardi..".
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