martedì 31 agosto 2010

Posso essere migliore di quello che sono ,,,,,

E' vero che il caldo di una cucina estiva ti uccide dentro prima che fuori e la vera battaglia non è con quelle pazze di sala ma con il tuo self control che vagheggia il desiderio di profumi esotici, acqua cristallina e il niente da fare. Il collo mi gronda di sudore e la giacca si sta impantandando con la schiena a livelli da palestrati arrabbiati, ma dentro non sono incazzato ....no ; sono solo impotente mentro continuo a muovermi in quei tre metri quadri di cucina in cui ripeto movimenti frenetici e svogliati. Una carbonara....vai..un'altra carbonara "cazzo se lo sapevo ne facevo due" una comanda di tre persone con tre primi differenti........."...azzz..concentriamoci...".

venerdì 20 agosto 2010

Senzuno:cibo di frontiera.

Alla fine l'ho scoperto con una certa amarezza, ma è inutile negare che la fantomatica cucina territoriale è roba per snob o casalinghe in erba, memori dei loro ricordi di bambine alle prese con nonne indaffarate a "costruire i pasti per la famiglia"....tra fornelli , grembi e piatti da lavare in lavandini stracolmi di pentole e tegami di ogni tipo. Era mia nonna che dettava i ritmi e selezionava le pietanze che avremmo "mangiato" (oggi si degusta) il giorno dopo e in quei minuscoli metri quadri in pochi potevano interagire con le sue idee. Con noi bambini rintanati sotto il tavolino ad ascoltare i discorsi tra grandi è sempre stata amorevole e non perdeva occasione (ad ore precise) di farci fare merende d'autore rigorosamente al tavolo, seduti. Radio e TV assolutamente spente, involte in trini bianchi, il loro rarissimo utilizzo era per seguire telegiornali o qualche film del lunedì...ma questa era al'italia degli anni 60. Nessuno osava chiedere di accenderla prima....o non vi era nulla o semplicemente nonna non permetteva spiegando che ci faceva male...(come faceva a saperlo???) "...Via!..ora andate al mare". Aspettavo sempre che quel lento di mio cugino finisse il pan bagnato con zucchero e ricotta e intanto Nonna mi faceva lavare le mani e me le asciugava chiedendomi: " Vi è piaciuta la merenda? Stasera se zio mi porta le alici si mangiano con la pasta...alle sette!". In spiaggia al barrino di luglio era stracaldo e per i nostri dieci anni niente di più facile che tuffarsi in mare o giocare a qualsiasi cosa sul bagnasciuga. "Alle sette pasta con alici....non possiamo fare tardi..".